Viaggio nell’apparato digerente

MASTICARE, MASTICARE, MASTICARE!!!


Con questo articolo iniziamo un percorso attraverso l’apparato digerente.

La prima tappa è la bocca.


Diamo poca importanza al fatto che la digestione inizia proprio qui. Infatti, le ghiandole salivari in essa
presenti rilasciano un liquido, la saliva, ricco di molte sostanze. Troviamo sali minerali che rendono ottimale
l’ambiente per il funzionamento di vari enzimi. Tra questi troviamo il lisozima, un agente antibatterico, la
cui azione è potenziata dalla contemporanea presenza di anticorpi. C’è poi la mucina che protegge e
lubrifica le pareti del tubo digerente, favorendo il transito del bolo alimentare (l’impasto di saliva e cibo
masticato, che si forma in bocca). Infine la ptialina ha un ruolo fondamentale nella digestione degli amidi
cotti (quelli di pane, pasta, riso, cereali…). Questo enzima funziona bene solo nella bocca, dove il ph ha un
valore vicino a 7. Quando arriva nello stomaco il ph acido lo inattiva. Ecco un primo motivo per cui è bene
masticare molto il cibo, per consentire la digestione corretta dei carboidrati.

Un secondo motivo è la sazietà. Lo stomaco non manda il segnale di sazietà al cervello prima che siano trascorsi 20 minuti dall’inizio del pasto. Perciò mangiare velocemente ci porta ad introdurre più cibo del necessario. Di conseguenza ci sentiamo appesantiti dopo il pasto, la digestione si fa pesante e possiamo avere un ritorno acido in bocca.
Inoltre, mangiamo più di quanto serve e tendiamo ad ingrassare. Un aspetto non meno importante di una
masticazione frettolosa è l’introduzione di aria, che può contribuire alla sensazione di gonfiore gastrico e
alla flatulenza a livello intestinale.
Ma quanto dovremmo masticare ogni boccone? Almeno 30-40 volte. Può sembrare poco, ma provate a
contare quante volte masticate il cibo. La maggior parte di voi avrà deglutito il boccone già dopo 5/6 volte!
Come fare per migliorare? Possiamo inventare piccole strategie per cambiare la nostra masticazione.
Innanzitutto proviamo ad appoggiare le posate sul tavolo dopo ogni boccone, rallenteremo la frenesia del
pasto. Inoltre contiamo quante volte mastichiamo e aumentiamone il numero. Iniziamo raddoppiando e via
via aumentiamo, fino ad arrivare alle 30 volte.
E’ una sfida da intraprendere con noi stessi: aiutare il nostro stomaco a digerire meglio partendo dalla
bocca!

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FICO

FICO (Ficus Carica)

In luglio inizia la stagione dei fichi. Questi frutti sono molto ricchi di minerali e fibre, come evidenzia la tabella, soprattutto calcio, ferro, potassio, vit A e B (anche se, come per ogni frutto, tali valori sono variabili a seconda della varietà, della posizione geografica e delle caratteristiche del terreno).

I fichi sono molto nutrienti e tonificanti, sono adatti nelle diete di sportivi, bambini, adolescenti, anziani, persone convalescenti e donne in gravidanza.

Dato l’alto contenuto in fibre, soprattutto lignina, hanno proprietà lassative e sono molto indicati nella stipsi. Un vecchio rimedio popolare prevedeva di cuocere 3-4 fichi freschi, tagliati in 4 parti, in una ciotola di latte con una manciata di acini d’uva.

Consumare il tutto al mattino a digiuno. Oppure lasciarli a bagno in acqua tiepida per tutta la notte e mangiarli il mattino a digiuno.

L’apporto calorico di un fico fresco del peso medio di 60g è di circa 28 kcal, mentre quello di uno secco del peso di circa 15g è circa 38kcal. Per questo non bisogna esagerare se l’obiettivo è perdere peso. Anche in caso di diabete non sono consigliati perché molto ricchi di zuccheri semplici.

Fico fresco per 100g di prodotto Fico secco per 100g di prodotto
Calorie kcal 47 Calorie kcal 256
Proteine g 0.9 Proteine g 3.5
Carboidrati g 11.2 Carboidrati g 58
Zuccheri solubili g 11.2 Zuccheri solubili g 58
Fibre g 2 (1.3 insolubile) Fibre g 13
Grassi g 0.2 Grassi g 2.7
Calcio mg 43 Calcio mg 186
Ferro mg 0.5 Ferro mg 3
Fosforo mg 25 Fosforo mg 111
Magnesio mg 17 Magnesio mg 29
Potassio mg 232 Potassio mg 680
Vit B1 mg 0.03 Vit B1 mg 0.14
Vit B2 mg 0.04 Vit B2 mg 0.1
Vit B3 mg 0.4 Vit B3 mg 0.6
Vit C mg 7 Vit C mg 0
Vit A (retinol eq µg) 15 Vit A (retinol eq µg) 8

Il macerato glicerinato, ottenuto dai germogli della pianta di fico, è un ottimo rimedio per problemi all’apparato digerente di origine nervosa. I complessi enzimatici in esso contenuto aiutano in caso di gastriti e coliti da stress. I problemi digestivi legati alla gastrite migliorano perché il gemmoderivato agisce diminuendo la produzione di gastrina, l’ormone presente nella mucosa gastrica che stimola la secrezione di acido cloridrico. A questa azione si aggiunge quella antinfiammatoria.

Una curiosità: il lattice che esce tagliando dei rametti giovani, può risolvere problemi di verruche o calli se applicato con costanza mattina e sera.

MARMELLATA DI FICHI

Con i fichi è semplice preparare una gustosa marmellata adatta alla prima colazione senza zucchero, data l’estrema dolcezza del frutto.

Per 2 kg di fichi servono il succo di 1 limone e circa 0,3 lt di succo d’uva (o di mela).

Togliere la buccia ai fichi e tagliarli a pezzetti, aggiungere il succo d’uva e portare ad ebollizione. Lasciar bollire per qualche minuto e aggiungere il succo di limone. Utilizzare il frullatore ad immersione per ottenere una marmellata più omogenea. Invasare e sterilizzare i vasetti coperti d’acqua bollente per almeno 20 minuti.